È partita Ascoltiamo il tuo dolore, la nuova campagna di engagement Pain pensata per creare identificazione, rompere il silenzio e portare il paziente a fare un passo nuovo: parlare con un algologo.
Perché questa campagna?
Da anni, chi soffre di dolore cronico si sente ripetere frasi che minimizzano, semplificano o ignorano la profondità della propria condizione. Parallelamente, gli algologi fanno fatica a trovare spazio e riconoscimento agli occhi dei pazienti, nonostante il ruolo fondamentale che ricoprono nella diagnosi e nella gestione del dolore.
Ascoltiamo il tuo dolore nasce da qui: dal bisogno di dare voce a entrambi, dalla volontà di prendere le frasi che chi soffre di dolore cronico si sente ripetere da anni e ribaltarne il significato.
Perché il vero nemico non è solo il dolore.
È il silenzio che lo circonda.
È l’incomprensione, la mancanza di qualcuno che lo sappia diagnosticare.
È la difficoltà, per molti, di trovare qualcuno che sappia indirizzarli verso un percorso corretto.

Il messaggio al centro della campagna: il dolore cronico non è invisibile. È incompreso.
E merita interlocutori capaci, preparati e accessibili.
Con “Ascoltiamo il tuo dolore” vogliamo creare un ponte: avvicinare pazienti e algologi, far sentire i primi accolti e dare finalmente voce alla disciplina che può cambiare il loro percorso.
La conversazione inizia da una landing page dedicata
Per favorire questo dialogo, abbiamo creato una landing page conversazionale: uno spazio protetto dove le persone potranno raccontarsi, senza paura di essere giudicate. Un ambiente che ascolta, accoglie e orienta, aprendo la strada al contatto con l’algologo.
Clicca qui per scoprire la landing page
La campagna è stata lanciata sia online che negli ambulatori tramite i nostri account e, il 27 novembre, presso la comunità algologica durante il Capitolo Italiano INS, a Padova.



